Waste Legacy
Designed by Frédéric Louis Fourrichon
Le quattro serie di oggetti – tavoli, coffee table, divani e oggetti decorativi – che nascono dal marmo in esubero, proveniente dai resti della produzione dei laboratori di lavorazione della pietra e della ceramica di Elements Milano (situati in provincia di Bergamo).
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Dalla “piana dei marmi” al prestigioso appuntamento del Fuorisalone: Waste Legacy rappresenta le potenzialità dell’upcycling e racconta il ruolo dei designers come pionieri di un nuovo modo di pensare il design stesso e rivoluzionare il metodo di progettazione e produzione nel mercato del lusso verso un sistema più inclusivo, sostenibile e circolare.
La prima collezione di mobili ed elementi d’arredo provenienti da materiali di scarto realizzata in collaborazione con l’architetto Frédéric Louis Fourrichon, Davide Vianello e il Fourrichon Architecture Studio.
La prima collezione di mobili ed elementi d’arredo provenienti da materiali di scarto realizzata in collaborazione con l’architetto Frédéric Louis Fourrichon, Davide Vianello e il Fourrichon Architecture Studio.
Nel 1994 in un’intervista per una rivista di architettura Reiner Pilz, ingegnere meccanico tedesco, affermò: “Il riciclo io lo chiamo down-cycling. Quello che ci serve è l’up-cycling, grazie al quale ai vecchi prodotti viene dato un valore maggiore, e non minore”.
Il principio alla base di Waste Legacy infatti è proprio l’Upcycling. Mentre con il riciclo il materiale di scarto viene rilavorato in maniera più “invasiva”, per esempio fuso, disintegrato o alterato con l’aggiunta di altre sostanze e materiali, dando vita ad oggetti che hanno una qualità inferiore, l’Upcycling è il processo attraverso cui dagli scarti si ottengono prodotti di valore elevato e maggiore qualità rispetto al prodotto originario.
Alla base del processo di Upcycling ci sono esigenze specifiche, basate principalmente sulla necessità di salvaguardare l’ambiente e di convertirsi alla cultura del risparmio delle risorse. Questo cambiamento è già in atto in tutti i settori economici e produttivi. In quello della progettazione e dell’arredamento d’interni, architetti e designers svolgono un ruolo chiave.
“Viviamo un’epoca in cui ripensare il modo di fare design è un dovere, etico e sociale. Siamo infatti ad un punto di non ritorno: il consumismo deve lasciare il posto alla cultura del risparmio delle risorse – di qualsiasi genere – attenta all’ambiente e alle persone. Ormai questo cambiamento è in atto e noi architetti e designers dobbiamo solo accelerare il processo trasformando il nostro approccio progettuale. Per esempio, dovremmo tenere più in considerazione il Design for Disassembly, ed imparare a integrare la gestione degli scarti già in fase di progettazione per evitare inutili sprechi.”
– Frédéric Louis Fourrichon

Frédéric Louis Fourrichon
Francese di nascita e berlinese d’adozione, Frédéric Louis Fourrichon e il suo studio – il Fourrichon Architecture Studio – si distinguono per un approccio ecocompatibile all’architettura. Fourrichon e lo studio attribuiscono grande importanza alla progettazione di soluzioni sostenibili, integrate ed efficienti dal punto di vista energetico e funzionale. Da questo principio nascono progetti caratterizzati da un alto grado di responsabilità sociale, non solo in relazione ai materiali e alla produzione, ma anche per quanto riguarda la realizzazione di spazi belli e funzionali, che contribuiscono a rafforzare il senso di comunità.
Oggi la sfida che Frédéric e il suo team di architetti e designers affrontano, consiste nella pianificazione di una reindustrializzazione programmatica della creazione di prodotti “parassiti” provenienti dai resti della produzione dei pezzi di design veri e propri, prima ancora che il processo produttivo abbia inizio. Waste Legacy è il primo passo verso questo percorso. La collezione esprime la volontà di dare nuova vita al marmo di scarto prodotto dall’industria del lusso, trasformando i rifiuti di produzione in un’opportunità di sensibilizzazione per portare l’utente finale a ripensare il modo in cui consumiamo.
Oggi la sfida che Frédéric e il suo team di architetti e designers affrontano, consiste nella pianificazione di una reindustrializzazione programmatica della creazione di prodotti “parassiti” provenienti dai resti della produzione dei pezzi di design veri e propri, prima ancora che il processo produttivo abbia inizio. Waste Legacy è il primo passo verso questo percorso. La collezione esprime la volontà di dare nuova vita al marmo di scarto prodotto dall’industria del lusso, trasformando i rifiuti di produzione in un’opportunità di sensibilizzazione per portare l’utente finale a ripensare il modo in cui consumiamo.